Sapori e tradizioni irlandesi e tanti nuovi amici intorno: soggiorno ideale per impratichirsi con la lingua inglese, immersi nella cultura irlandese. Le foto ricevute parlano da sole.

Francesco è partito il 20 luglio scorso per trascorrere diciotto giorni presso una famiglia che vive nel profondo Connemara, in una fattoria sull’oceano, a un passo da una bellissima spiaggia bianca. Decisamente uno scenario splendido e insolito rispetto a Milano, città dove Francesco abita.

I suoi diciotto giorni si sono trasformati in quaranta perché, a un certo punto, insieme ai suoi fratelli ospitanti, ha contratto il coronavirus. Tutti insieme in quarantena, tutti asintomatici, hanno continuato a vivere la quotidianità di una fattoria come anche la vita da pescatori! (un giorno, insieme al suo host father, ha anche pescato l’aragosta). Dal cavallo, alla pesca, alla raccolta della torba, (bog in inglese, cosa sarebbe l’Irlanda senza la torba?) in un contesto di piccolissimi villaggi dal fascino incredibile e baie di sabbia bianca con mare cristallino, dove si respira a pieni polmoni una sensazione di libertà, nonostante il coronavirus.

A fine soggiorno Francesco ha raccontato a suo padre che, il periodo forzato prolungato a causa del Covid, è servito per migliorare notevolmente il suo inglese e stringere legami significativi con la sua famiglia ospitante e gli amici incontrati.  L’imprevisto, se accolto, porta sempre a un bene. Bravo Francesco!

Un grazie speciale a Louise, la sua mamma irlandese che si è presa cura di lui per tutto il tempo. Un grazie anche a Patricia, la mia collaboratrice per quella zona, che sempre mi aiuta a individuare famiglie top, vivaci, premurose e divertenti.